La pasturazione è una tecnica che permette di preparare il luogo di pesca, consiste nel versare in acqua un impasto che risulta gradevole al pesce, che lo alletta e lo induce a restare nella zona in cui il pescatore intende effettuare l”azione di pesca. Infatti, se per diversi giorni o periodicamente, viene inserito in acqua un qualsiasi elemento nutritivo, i pesci ben presto sono attirati da queste sostanze che diventano il loro principale nutrimento. La pasturazione può avvenire in due modi: chi abita lontano dai luoghi di pesca ha a disposizione solo poche ore per abituare il pesce, deve quindi usare sostanze che più che vero e proprio cibo attirino i pesci per l’odore ed il sapore. Queste sostanze, in genere, si mischiano a terreno e argilla, si introduce il tutto in sacchetti biodegradabili, e si depositano a valle. I pesci richiamati dall”odore risalgono la corrente e arrivando nei pressi della lenza innescata, abboccano. Chi invece, abita nei pressi dei luoghi di pesca può preparare la pasturazione nel corso di più giorni, bisogna innanzi tutto fare attenzione al terreno che non deve essere melmoso e ricco di alghe, altrimenti, le sostanze si depositano sul fondo e non assolvono alla loro funzione.
Assicuratisi che il luogo sia adatto e abitualmente frequentato dai pesci che si desidera catturare, si può procedere lanciando le sostanze in acqua, dapprima in zone molto estese, man mano circoscrivendo l”aria alla sola zona di pesca e immergendo la pastura non più in modo sciolto, ma a forma di bocconi, stessa forma che nasconderà l’amo, il che permette di trarre in inganno anche grossi esemplari.\r\nel giorno prima della pesca, se si è utilizzato questo metodo, non si effettua pasturazione, il tempo è troppo breve per dimenticare il sapore, e nello stesso tempo sufficiente a farne sentire la mancanza, il che rende i pesci più eccitati e senza sospetti e quindi quando si presenterà l”esca abboccheranno facilmente.
Per quanto riguarda le sostanze da utilizzare è bene sapere che esse dipendono dalle abitudini dei pesci che popolano quel luogo, dalla profondità a cui vivono, dalla temperatura e da tutti quei fattori che possono risultare in qualche modo determinanti. E’ noto che con l’approssimarsi dell”inverno, il pesce quasi sapesse che gli diventerà difficile procacciarsi il cibo, preferisce fare scorta di grassi, quindi cerca di nutrirsi con alimenti ricchi di sostanze amidacee quali, pane, pasta e granoturco. Cosa, nel periodo degli amori, risulta veramente efficace la farina dei crisalidi del baco da seta per la quantità di calorie che riesce a fornire. In estate, invece, nutrendosi quasi esclusivamente di cibo vegetale, E’ utile stuzzicare i pesci mescolando, agli elementi base, altre sostanze odorose e saporite come il miele o lo zucchero.
Attualmente per facilitare i pescatori che non trovano in questa tecnica una soddisfazione individuale, un piacevole passatempo, sono state messe in commercio molte varietà di pasture in polvere o sotto torma di tavolette, in cui gli elementi sono perfettamente scelti e dosati, già pronti per l’uso.